martedì 15 marzo 2011

La isla bonita

Non so se La Palma sia l'isola che ha ispirato Madonna a scrivere la celebre canzone (anche se la chiamano cosí e c'è davvero il paesello di San Pedro!), ma diciamo che, a occhio e croce, non ce la vedo la signora Ciccone con le pedule e lo zaino da campeggio a prendersi secchiate di acqua in giro per la foresta di laurisilva...perchè, ridotta all'osso, questa è l'essenza dell'isola posizionata più a nordovest dell'arcipelago.
In realtà questa è un'isola meravigliosa, molto naturale e con caratteristiche che la rendono unica e incantevole da esplorare; tanto per cominciare, è uno scoglio di una ventina di km di diametro per una quarantina di lunghezza che arriva a 2500 metri di quota, rendendola una delle isole più ripide del mondo. Ogni metro è ricoperto da fitta vegetazione, dove le piante sembrano aggrappate anche alle pareti più verticali ed inospitali. Boschi di pini canari alternati a foreste di alloro ed a palme da platanos (che mi hanno fatto ribattezzare l'isola "le Hawaii de' noantri"). La cima è costituita dalla gigantesca caldera di Taburiente, che un geologo tedesco pensava fosse un vulcano ma che in realtà è una montagna sprofondata, collassata (nota nerd-naturalistica: il nome "caldera", che oggi si usa comunemente per le bocche vulcaniche, fu coniato per la prima volta dal geologo krukko proprio qui a La Palma). In goppa a' muntagna c'è un importante osservatorio atronomico ed è uno dei luoghi migliori al mondo per osservare le stelle.
Come il nome dell'isola tradisce, una considerevole parte della sua superficie è costituita da piantagioni di banane.
La città principale è Santa Cruz de La Palma, che ci ha immediatamente conquistato con le sue stradine e case colorate dove si respira aria di America Latina e Cuba in particolare, alle quali Silvia dedicherà un post con qualche foto.
Da questa città, dopo una sosta, partì Colombo alla volta delle Americhe, motivo per il quale oggi è presente una riproduzione della caravella Santa Maria.
A parte la presenza notevole di tedeschi che si sono trasferiti qui a vivere, l'isola ha un sapore autentico, lontano dagli ecomostri turistici di altre isole, e sembra che il tempo qui scorra più lentamente, scandito per lo più dalle maree e dagli intervalli tra piogge e sole...

...this is where i long to be...

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