venerdì 21 ottobre 2011

Web designing

Mi avevate lasciato che ero un'utente del computer medio-avanzata (grazie anche al mio adorato Mac, che si chiama Eve, cioè il nome è femmina, ma ne parlo al maschile), mi ritrovate che ....

ho costruito e, pure, pubblicato un sito!!

Mille e mille ringraziamenti vanno al mio Maestro, Marco, che pazientemente, con uno screensharing lento come la messa cantata, mi ha incitato a smanettare un po' nei codici che tanto non scoppia niente e mi ha aiutato a farcela. Ailoviù!

Se mi ero divertita con questo blog a fare un po' di restyling, per quel poco che era permesso, non posso non pensare a illo tempore come agli albori di questa nuova cosa che ho imparato. 
E c'è sempre un sacco di gusto a imparare qualcosa di nuovo e, dopo tanti tentativi, anche riuscire a fare qualcosa di decente!
Tipo la mia passione per il cucito: ho avuto la faccia tosta di regalare i miei primi tentativi ad amiche comprensive, ma piano piano posso pensarmi un po' bravina. Di sicuro sono la più brava (anche se non so come dirlo a parole spagnole nello specifico) delle partecipanti del Curso de Corte y Confección che frequento ogni martedì. 

Tornando a noi, in preda al pavoneggiamento più sfrenato, vi posso dare un suggerimento? Andate a vedere la mia criatura! www.fortecarlo.com 
Spargete la voce e fatemi udire i clap clap clap transmediterranei!

Ecco dunque un'anteprima che voglio stupirvi con effetti speciali! 



Bene, detto questo e dopo essermi fatta pat pat sulla spalla da sola, me ne vado a dormire!

PS. ringrazio anche quell'adorabile ronfatore che ho qui a fianco che ha contribuito alla riuscita dell'impresa, se non altro da un certo punto in poi, compatendomi e coccolandomi (il che fa sempre bene) e cucinando (il che fa ancora meglio) quando sennò mi sarei nutrita a pane e pixels. 
PS2. ringrazio anche Eve, maschio o femmina che sia, inseparabile strumento di divertimento e passatempo. Giuro che non ti farò cadere (!) mai più!
PS3. Mò me ne vado un po' al mare e a prendere il sole che me lo merito...sono abbastanza verdina...Come dite? A Roma avete fatto surf sul G.R.A? A Bologna fa già un freddo padano? Oh, ognuno c'ha i suoi problemi, eh?

giovedì 13 ottobre 2011

Mare profumo di mare...

Ieri abbiamo passato una splendida giornata cullati dolcemente dalle onde del mare che unisce Tenerife a La Gomera.

Annalisa, una nostra amica, ci ha invitato per un giro in catamarano con suo marito portoghese Nuno, il quale lavora a Bruxelles e che abbiamo finalmente conosciuto, la figlia Alizee ed il suo amico uruguayano Inti, oltre alla cugina fiorentina e agli zii italo-tedeschi. Una bellissima compagnia multiculturale alla ricerca di balene e delfini...
Rispetto all'inverno scorso, questa volta il catamarano era più piccolo e riservato solo per noi per cui l'esperienza è stata più intima e meno turistica di massa...dopo un po' di navigazione (e miei vaneggiamenti biologico-marini su gentile richiesta dei presenti), abbiamo intercettato un grande gruppo di globicefali, che in inglese chiamano pilot whales ma che sono in realtà delfini, composto da un maschio enorme, diversi adulti e alcuni piccoli, i quali ogni tanto ci lanciavano un'occhiata fuori dall'acqua ma che per il resto sembravano poco infastiditi per la nostra presenza.
Immagine riciclata dall'altro viaggio, ma tanto per farvi capire
Prima di salutarli e riavviarci verso la costa, come per un deja-vu è arrivato il catamarano sul quale siamo stati questo inverno, colmo di turisti e con a bordo i volontari dell'Atlantic Whale Foundation...
Tempo per un bagno all'ombra de Los Gigantes, un'immensa parete di roccia verticale di oltre 600 metri di altezza, poi rientro in porto. Bilancio oltre ai globicefali, berte dell'Atlantico, forse una famigerata berta di Bulwer e una tartaruga marina.
Annalisa e Nuno ci hanno poi invitato a cena per quella che è stata la nostra prima pizza in terra canaria, dove ci ha raggiunto la mamma di Inti, Soledad, e della sua sorella Delfina. I bellissimi nomi li cito perché accompagnano le bellissime persone che li portano...
Tanto per inciso, il papà dei bambini ha nuotato da Tenerife a La Gomera, 55 km in 11 ore, e io che quando faccio 30 km in mountain bike penso di aver fatto un'impresa, vabbè lasciamo perdere!
Tutto così acquistava una credibilità diversa quando questa bambinetta di 8 anni raccontava delle sue avventure con tartarughe marine e polpi...

La conversazione si è fluidamente spostata dal clima dell'Uruguay alla psicologia infantile alla Toyota Prius, il tutto in bilico tra l'italiano e lo spagnolo. Nota positiva, il nostro italiano spagnolizzato si sta trasformando lentamente in uno spagnolo italianizzato...

La fisica della merda

...palate e palate di merda. Ieri è venuto un amico pastore e ci ha donato un po' di sterco di capra da aggiungere al compost per il giardino e l'orto...

Nulla si crea e nulla si distrugge. Tutto si trasforma. 
A volte non sono necessari i libri di fisica, basta un po' di vita agreste!!!


domenica 2 ottobre 2011

Pesce Frescooooo!!!!

La settimana scorsa sono venuti due amici di Barbara da Milano, uno dei quali per la settima volta (inutile dire che ha intenzione di venire a vivere qui!).
Uno dei suoi desideri era di andare a mangiare il pesce fresco, per cui Barbara invita anche noi...così andiamo a Tajao, quasi a metà strada tra dove siamo noi e Santa Cruz, sulla costa est dell'isola.
Neanche arriviamo al paesino di pescatori che ci accolgono i fuochi d'artificio! Minchia, così famosi siamo?
Bè, in realtà è la festa di San Miguel, patrono del paese, per cui c'è festa. Infatti all'ingresso del paese un poliziotto blocca le macchine per consentire il passaggio della processione lungo la quasi unica via del paese. Una volta parcheggiato, cerchiamo di aggirare la processione per arrivare al ristorante ma ovviamente non ci riusciamo...così cerchiamo di farci strada tra la folla contrita e devota, cercando di mostrarci altrettanto contriti e devoti (Silvia ad esempio indossa uno scialle nero da perfetta paesana). Superato finalmente il santo, arriviamo al ristorante che però si rivela chiuso per rispetto a San Miguel che di lì stava per passare. 
Per nulla presi dallo sconforto, cerchiamo un altro posto che sia ancora aperto e finalmente entriamo al restaurante La Gaviota (il gabbiano). 
Come da tradizione qui, scegliamo noi il pesce che ci vogliamo mangiare e ci sediamo al tavolo, dove comincia l'abbuffata di calamari, seppioline, murena fritti come antipasto, per continuare con una bella cernia (ovviamente fritta, ma il tutto molto leggero se non si considera la quantità di aglio impiegata), friggitelli e papas arrugadas, per concludere con dolce e rum...costo finale 16 euro a testa!
Per concludere in bellezza la serata siamo tornati a San Telmo, una zona di Los Cristianos, in un locale che si chiama Jammin' dove suonava una band che faceva cover in stile reggae, molto bravi, sorattutto il chitarrista...

Il giorno dopo, con Silvia, siamo tornati in quel ristorante dato che eravamo di strada e ci siamo strafogati io di sama, una specie di fragolino, e Silvia di calamari...la prima e seconda volta che abbiamo ufficialmente mangiato fuori, pure consecutivamente, tiè!!!